Who I am

Alba Gnazi

Le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto: leggo da quando ne ho memoria.
Ancorata alla Musica, trattengo chimere sotto le unghie e mi ricompongo nella luccicanza di gioie minute, a metà tra il surreale e la strada.
E di vagare non smetto.


Invocazione a Joyce - Jorge Luis Borges

Jorge Luis Borges: Conferencia sobre James Joyce, youtube.com




 Disseminati in disperse città,
folla di solitari,
fingevamo che ognuno fosse Adamo
che diede nome alle cose.
Per i vasti declivi della notte
costeggianti l'aurora,
cercammo, lo ricordo, le parole
di luna, morte, mattino
e delle altre usanze umane.
E fummo, sì, l'imagismo, il cubismo,
le conventicole e le sette
che le università credule venerano.
Inventammo l'assenza di maiuscole,
l'omissione della punteggiatura, 
le strofe in forma di colomba
care ai bibliotecari d'Alessandria.
Cenere, quanto andavamo facendo,
fuoco ardente la nostra fede.


Tu intanto forgiavi
nelle città dell'esilio,
che per te fu l'odiato 
ed eletto strumento,
l'arma della tua arte,
innalzavi i tuoi ardui labirinti
infinitesimali ed infiniti,
mirabilmente meschini,
più popolosi della storia.
Morremo senza aver potuto scorgere
la fiera biforme o la rosa
che sono il centro del tuo dedalo,
ma la memoria ha i suoi talismani,
ha echi virgiliani,
perciò nelle strade notturne non cessano
i tuoi splendenti inferni,
tante cadenze e metafore tue,
gli ori della tua ombra.
Che importa la viltà se sulla terra
c'è un solo coraggioso
e la tristezza se ci fu nel tempo
chi si disse felice,
che importa la generazione persa
che fu mia, vago specchio,
se è giustificata dai tuoi libri.
Io sono gli altri. Sono tutti quelli
che il tuo ostinato rigore riscatta.
Son quelli che non conosci, che salvi.


***
'' La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'universo. Questo o quel verso fortunato non può insuperbirci, perché è dono del Caso o dello Spirito; solo gli errori sono nostri. Spero che il lettore scopra nelle mie pagine qualcosa che possa meritare la sua memoria; in questo mondo la bellezza è comune.'' J.L.B., dal Prologo


Traduzione dall'originale di FRANCESCO TENTORI MONTALTO
I testi e le immagini della poesia sono tratti da Elogio dell'ombra, Einaudi 1998

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