Who I am

Alba Gnazi

Le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto: leggo da quando ne ho memoria.
Ancorata alla Musica, trattengo chimere sotto le unghie e mi ricompongo nella luccicanza di gioie minute, a metà tra il surreale e la strada.
E di vagare non smetto.


domenica 23 gennaio 2022

Blu di gocce (video)

Blu di gocce

Video-poesia a cura di Paolo Damiani.

Testo tratto da In quel minimo che cade 
(Il Convivio Editore 2021, postfazione di Franca Alaimo, copertina di Kater Kāli Pillar)





Blu di gocce

Colti in un risveglio più mite

noi scalzi sotto ai muri dell'estate 

accanto a chiese senza cortili

tra i fiori e le promesse consegnate

 

dirti come cade a vuoto una poesia, blu

di gocce con le dita 

 

spartiti d'erba sulle scale

e addio a un cielo senza giudizio,

rotto dai passeri, vivo

 

questa mattina.

 



lunedì 27 dicembre 2021

In quel minimo che cade. Alba Gnazi





In che nome 


Ci si mette addosso il giorno

per percorrere le ore

tirando a lucido il coraggio

di mostrare sé stessi


Soffiando un sorriso nel fiato

dopo aver saggiato lo sguardo,

toccandoci il viso in imbarazzo

se scoperti senza difese

a vuotare fame e versi

su raffinate malinconie


Essere risposta e non traguardo,

come il pacco annidato in mezzo ai lumi

che si sciolgono e si mischiano

ad altri lumi,

aspettando un arrivo

con cui vestire di mani la neve


con tanto di sciarpa e cappello

e se resiste naso-carota e ombrello

Oh little snowman on my yard


Cadere via dal rumore

nel lento precipizio delle cose

che si trasformano in silenzio

farsi sottrazione e non rimpianto


Per imparare da noi stessi

in che nome

e come

cadere.

*

L’Insegnante


Ci insegnava a scartavetrare i cessi

con la carta ruvida,

a spingere le mani nell’acqua scurita 

da un odore riemerso

di scomposto e caduta


 Prima grattate i fianchi, diceva

poi andate sotto,

giù, nel nero;

grattate bene

fatevi il sangue

 insistete 

forse torna come dev'essere,


solo così si vede

*

Ho comprato tante cose


Ho comprato tante cose

 così tante e belle

per non sentire più il freddo


Qui dentro per ripararsi

danno solo una veste verde

che traspare sul mio corpo,

sulle mie gambe nude


Arriveranno presto

mi porteranno dentro

e poi di nuovo qui


 Avanti a me una, dopo

di me un'altra

a questo serve la veste verde

 a fare uguali tutti i corpi


 Quando uscirò

avrò addosso il mio cappotto

e quel bellissimo basco

col bottoncino in panno

che mi fa il viso diverso


nemmeno sembro io.

*


"Se si invoca la poesia a farsi essenza della propria vita, così da confondere “assi interiori per decametri”, è perché in essa la Gnazi coglie la propria stabilità e soprattutto il proprio ritmo, se è vero che uno dei sensi più praticati dai poeti è quello dell'udito, quell'attitudine all'ascolto delle voci esterne ed intime che lacerano il silenzio e ad esso tornano e da esso ritornano sul silenzio bianco dei fogli.

Per questo motivo leggere i versi della Gnazi significa affidarsi ad una fitta trama di sonorità quali rime, assonanze, consonanze, allitterazioni e altre figure di suono, ma soprattutto a parole onomatopeiche (sulla scia del Pascoli, ma anche del D'Annunzio di “Pioggia nel pineto”), quali: scrosci, schiocchi, schianto, gracidii, e altri richiami, spesso inquietanti, in cui si ode la spezzatura, ma allo stesso tempo la presenza del reale, se è vero che sparire sarà un “cadere via dal rumore”, trasformarsi in silenzio."

(Dalla postfazione di Franca Alaimo) 

Alba Gnazi, In quel minimo che cade, Il convivio Editore 2021

Con la postfazione di Franca Alaimo

Copertina: Renaissance, di Kater Kāli Pillar


Il libro è disponibile su:

www.ilconvivioeditore.com


https://www.amazon.it/dp/8832745127/ref=cm_sw_r_apan_glt_i_1B446BB9XNEWDSA9ZMW0

https://www.ibs.it/in-quel-minimo-che-cade-libro-alba-gnazi/e/9788832745122

https://www.mondadoristore.it/In-quel-minimo-che-cade-Alba-Gnazi/eai978883274512/

https://www.libraccio.it/libro/9788832745122/alba-gnazi/in-quel-minimo-che-cade.html

venerdì 6 marzo 2020

Bottega della Poesia - la Repubblica Bari

Sulla rubrica Bottega Della Poesia di la Repubblica Bari viene pubblicata oggi una mia poesia inedita.

Grazie alla cura e all'attenzione di Vittorino Curci.

Alba G.


Il testo della poesia:


I ragazzini abbracciano da dietro,
quando non li vedi.
Strusciano la fronte e il naso
sulla schiena, i loro capelli
solleticano il collo. Una
arriva coi suoi occhi naufraghi
nel bel mezzo del caffè, abbracciami
dice, subito, sono arrabbiata
mi devi calmare. Svento l’ira
accogliendone le ceneri.
Posano lettere sulla mano,
e devi leggerle subito o subito dopo,
devi leggerle in piedi, fuori
dalla porta dell’aula,
decifrando la cruna attraverso cui passano,
rovistando tra le urgenze e i dissapori
che li inchiodano
a una stilla della voce, a un’attesa
che gli sanguina in bocca,
tra un dente che balla
un amico che non torna
una campana
che tarda ogni giorno un minuto,
e pazienza se anche oggi all’uscita
non arriva ancora nessuno.

I ragazzini stringono in vita a strozzafiato,
e se tendi le braccia
li sfiori, fermi immobili lì dietro,
dove tu non vedi.

Alba Gnazi



Il commento del curatore:

'"Il misterioso mondo dei ragazzini viene qui esplorato con grazia e leggerezza. Emozioni dapprima invisibili via via riempiono lo sguardo dell'adulto. E viene da chiedersi: se non ci fosse la poesia, chi noterebbe certe cose?"

lunedì 21 gennaio 2019

Verdemare, Libro di poesie di Alba Gnazi





''Verdemare. Cronologia inversa di un andare" è diario, visione, riscrittura del presente tra metafora e confessione; è un carteggio elettivo con persone, tempi, natura; è una lente che indaga fondi e bordi, distopie e sensazioni; che mappa tempeste, resistenze, "nasciture meraviglie". Una scrittura fluida, quella di Alba Gnazi: attraversa spazio e tempo con moto circolare non privo di sospensioni grazie a suggestive metafore e singolari similitudini che denotano confidenza con il verso nel rigore nella sua stesura.

La Vita Felice Edizioni
Anno 2018


domenica 13 gennaio 2019

Questo è il tempo


Back home, by Sali Herman (1898-1993 - website: 
www.nga.gov.au

È il tempo di una sedia strusciata verso il muro. 
Il tempo di un ombrello che nessuno raccoglie.
È il tempo di un uncino sospeso tra parlanti. 
Qualcuno non lo sa, ma ha gli occhi già bianchi.
È il tempo di un annuncio rotto in piedi masticando, con le briciole sul mento e nel sorriso.
È il tempo che una ruga strina il bordo dei miei occhi. 
Quando rido somiglio ancora più a mio padre.
Se si esce dal trapezio mancanza ha sfiati grigi per la schiena. Ma a chi importa il tracciato di un dolore.
Nello spasmo che precipita piovaschi e muove il cielo sgorga il sole. 
C'è una paffuta che ha braccia giuste per il mio baricentro. 
Questo è dove correre, e questo è il tempo.

14.12.18

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